L’isolamento termico della casa in legno: niente di più semplice, economico e performante.
Anche in Italia, così come in moltissimi altri Paesi del mondo, continua ad aumentare il mercato delle case in legno prefabbricate. Il sesto Rapporto Case ed Edifici in Legno del Centro Studi Federlegno Arredo (2021) colloca addirittura l’Italia in quarta posizione tra i Paesi Europei che producono più edifici prefabbricati in legno, subito dopo Germania, Regno Unito e Svezia.
Nel 2020 nonostante gli effetti della pandemia, è stato raggiunto un fatturato complessivo di 1,39 miliardi di euro ed è sempre più sviluppata complessità ingegneristica delle opere: è chiara, infatti, la tendenza a realizzare soluzioni multipiano attraverso le costruzioni in legno. Le maggiori città del Nord e Centro Italia presentano, ormai, numerosi esempi di come l’ingegneria in legno si sviluppi in altezza.
È il Trentino-Alto Adige ad ospitare le imprese più grandi specializzate nel settore: dalle aziende di questa regione viene realizzato il 49% della produzione complessiva, mentre le prime regioni per numero di costruzioni, oltre all’area atesina, sono Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Marche.
Il mercato delle costruzioni in legno aumenta, anche in Italia, a dispetto invece delle costruzioni in muratura, in netto calo a causa di costi, tempi e risorse necessarie elevate.
Costruzioni in legno prefabbricato: tutti i vantaggi
Oltre a essere sostenibili, le costruzioni in legno prefabbricate hanno anche vantaggi diversi: costano meno (sia per l’acquirente finale, ma anche per il costruttore stesso), possono essere realizzate in tempi molto ridotti, sono più performanti dal punto di vista dell’isolamento termico e del risparmio energetico e, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, sono robuste e durature molto a lungo.
Le nuove case in legno prefabbricate vengono spesso abbinate a impianti fotovoltaici, pannelli solari e sistemi di ventilazione meccanica controllata che, messi insieme, abbattono i costi di gestione della vita domestica e mantengono l’ambiente interno della casa piacevole e sano da vivere.
La stabilità statica, inoltre, le rendono la soluzione ideale soprattutto per le zone d’Italia ad alto rischio sismico. Negli ultimi anni, inoltre, le costruzioni in legno sono sempre più gettonate anche per le attività professionali e commerciali.
Abbattere i costi per l’isolamento termico della casa in legno
Diversamente dalle costruzioni in muratura, le case in legno prevedono l’utilizzo di pochissimi materiali per raggiungere ottimi risultati, ed è proprio per questo che la crescita delle costruzioni prefabbricate aumenta esponenzialmente ogni anno.
Per quanto riguarda l’isolamento termico, c’è da dire che anche in questo caso i risultati sono ottimi, a partire dall’incoraggiante valore del legno lamellare che presenta un coefficiente di conducibilità termica molto basso. La resistenza termica del legno è infatti quasi 400 volte superiore rispetto a quella dell’acciaio e 10 volte rispetto a quella del cemento.
Questo significa che i costi per l’isolamento termico della casa in legno si abbattono letteralmente da soli, ma non significa che non sia necessario l’abbinamento a un rivestimento in fibra di legno o in lana di roccia, soprattutto per isolare la casa dal freddo durante l’inverno.
Il design del foro finestra tutela il «benessere» della casa
Anche la scelta del foro finestra può fare la differenza nell’isolamento termico e richiede le stesse attenzioni delle installazioni su base muraria. Oltre all’indice della trasmittanza termica, valore non sottovalutabile quando si scelgono le finestre della casa in legno, è importante valutare il design delle finestre e quello dei balconi.
Un buon design del foro finestra deve prevedere soluzioni di protezione delle pareti in legno, quindi:
• un gocciolatoio integrato, per permettere alla pioggia e all’umidità di scivolare via e di non ristagnare a ridosso o addirittura all’interno delle pareti;
• un controrialzo, per proteggere il punto in cui la finestra posa sulla struttura della casa e non creare ponti termici;
• un sistema imbotte, per proteggere completamente tutto il contorno del foro finestra senza l’utilizzo di viti antiestetiche e permettendo adattamenti anche su misura.
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Oltre il cappotto termico e la coibentazione della casa: sfruttare il foro finestra per isolare una casa dal freddo.
Non è mai troppo presto per prepararsi al prossimo inverno. In questo post abbiamo detto che, grazie al cappotto termico, possiamo isolare una casa dal freddo e risparmiare fino al 20% dei costi in bolletta. In realtà, un appartamento ben isolato può arrivare a ridurre le spese anche del 35-40%, ma nella maggior parte dei casi coibentare non basta.
L’efficienza energetica di una casa è un dato fondamentale per aumentarne il valore, oltre che per tutelare il benessere di chi vivrà all’interno dell’immobile una volta acquistato. La qualità delle opere murarie riveste quindi sicuramente un ruolo decisivo nell’isolamento termico che va di pari passo con quella della qualità degli infissi.
Il foro finestra come principale fonte di dispersione di calore
Nella maggior parte delle case, il 70% dell’energia impiegata per riscaldare gli ambienti si disperde proprio in corrispondenza del foro finestra. Le cause possono essere diverse, tra cui:
1. infissi vecchi o di scarsa qualità;
2. isolamento insufficiente all’interno della muratura;
3. posizionamento sbagliato del serramento all’interno della muratura.
La terza causa è forse la più frequente e la meno approfondita nel mondo dell’edilizia e tra gli addetti ai lavori. Succede quindi che, in una casa nuova o ristrutturata, coibentata e con cappotto termico, la dispersione del calore si faccia sentire semplicemente perché il serramento in opera è solo posato su una spalletta, perché il il controtelaio esterno non posa sull’isolante oppure perché non è stato creato un risvolto esterno o interno adeguato.
Portare a zero il valore PSI del ponte termico
Portare a zero il valore PSI del ponte termico nel foro finestra non è così difficile come si può pensare, basta prestare attenzione ai giusti dettagli nella fase di messa in opera degli infissi.
• In caso di parete monolitica: si può creare una spalletta nella muratura e isolarla con il coibentante. È importante ricordarsi di isolarla altrimenti, in quel punto, la dispersione termica sarà sempre molto alta;
• in caso di cappotto esterno: la posa del serramento può essere a metà spalletta, a filo con la muratura esterna oppure direttamente nell’isolante. Nel primo caso, va però creato un risvolto, nel secondo l’isolante deve invece sormontare la muratura, mentre nel terzo bisogna fare attenzione che lo spessore del coibentante sia sufficiente, almeno 12 cm.
• in caso di cappotto interno: valgono le stesse indicazioni relative al cappotto esterno, a patto che non ci si dimentichi mai di risvoltare con l’isolante.
• in caso di isolamento a intercapedine: la soluzione ideale, per abbattere il valore PSI del ponte termico sul foro finestra, è posizionare gli infissi il più possibile a contatto con l’isolante.