Per un costruire sano, ecologico, eco-compatibile riscopriamo l’Alluminio: il materiale che rispetta l’ambiente e la salute del nostro Pianeta.
Soprattutto negli ultimi anni, l’attenzione nei confronti della salute del nostro Pianeta è cresciuta a livello esponenziale, grazie anche a movimenti di rilievo mondiale portati avanti da nomi noti con grande seguito mediatico.
Se la differenza si vede nelle più piccole azioni quotidiane, anche l’edilizia e l’architettura delle costruzioni stanno iniziando, un passo alla volta, a fare la loro parte in questo senso. Come? Adottando, ad esempio, approcci energetici a basso consumo e materiali dal minimo impatto ambientale, con l’obiettivo di inquinare sempre meno sia durante la messa in opera dei progetti sia durante la lavorazione stessa dei materiali scelti.
Ecco quindi che diventa protagonista della scena ecologica, ambientale, ingegneristica e paesaggistica un materiale tanto antico quanto abbondante in tutto il mondo: l’Alluminio.
L’Alluminio, un valido alleato per l’edilizia
L’Alluminio è particolarmente resistente alla corrosione e agli agenti atmosferici, motivo per cui è così spesso presente negli ambiti dell’edilizia, dei trasporti dell’industria meccanica ed elettrica. Allo stesso tempo, stiamo parlando di un materiale leggerissimo.
Considerando l’impatto dei processi di estrazione e di lavorazione, anche in questo caso l’Alluminio si rivela l’opzione vincente. Negli ultimi cento anni, l’energia e le emissioni prodotte per estrarre e lavorare la Bauxite, da cui deriva l’Alluminio primario (quindi non quello riciclato da altri rottami), sono state ridotte del 70% circa.
Un materiale altamente riciclabile
L’Alluminio secondario, cioè l’Alluminio derivato dal riutilizzo di altri componenti – che, per inciso, non perde nessuna dei suoi requisiti originali –, richiede un dispendio energetico pari solo al 5% rispetto a quello necessario per ricavare l’Alluminio attraverso l’elettrolisi della Bauxite.
Per comprendere l’importanza di questa caratteristica basta pensare che il 75% dell’Alluminio in circolazione continua a essere utilizzato e riutilizzato, in tutto il mondo, grazie a un impiego energetico così basso.
I davanzali in Alluminio per un approccio ecologico dell’edilizia
Seguendo l’approccio ecologico, l’edilizia accoglie sempre più spesso l’idea di utilizzare l’Alluminio all’interno dei progetti architettonici. L’adozione dei davanzali in Alluminio, ad esempio, non solo si rivela una scelta oculata per rispettare il Pianeta, ma anche per salvaguardare la qualità muraria della casa. Grazie alla sua duttilità, infatti, questo materiale permette di realizzare dei gocciolatoi integrati ai davanzali per evitare che l’umidità o la pioggia entrino in contatto con la muratura degli edifici.
Inoltre, l’alta resistenza alla corrosione rende l’Alluminio il materiale ideale per davanzali di ultima generazione perché garantisce efficacia ed estetica a lungo nel tempo.
In altre parole, se la tendenza è andare sempre di più verso una consapevolezza green e una maggior attenzione all’ecologia, l’Alluminio potrà senz’altro venirci incontro in diverse occasioni fornendoci risposte tanto efficaci quanto semplici da realizzare.
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Il 2019: una finestra aperta sul futuro dell’abitare, tra nuove tecnologie, Smart Cities e nuovi stili di vita.
Il 2019 si apre insieme a un’infinità di prospettive per il futuro dell’abitare. Realtà virtuale, intelligenza artificiale, robot domestici, droni, smart cities e chi più ne ha più ne metta: le nuove tecnologie, oggi, ci permettono di immaginare qualsiasi cosa. In Giappone, esistono già i primi prototipi di robot progettati per svolgere lavori molto pesanti nei cantieri più impegnativi, ovviamente no limits, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Parallelamente, in America assistiamo a un fenomeno opposto che vede 10,5 milioni di famiglie abbandonare le loro villette a schiera per scegliere una vita letteralmente in movimento sulle ruote di caravan. Parliamo dei cosiddetti «nuovi nomadi» o «nomadi digitali» che spesso e volentieri hanno collaborazioni professionali fisse, una famiglia ben strutturata e dei figli che frequentano puntualmente la scuola e fanno una vita uguale a quella di qualsiasi altro bambino americano.
Mentre da una parte si costruiscono le Smart Cities, dall’altra si afferma sempre di più il concetto promosso da CittaSlow (movimento italiano nato e cresciuto insieme a SlowFood) che sottolinea l’importanza di riportare anche i centri urbani più grandi a una dimensione prima di tutto umana, rispettando al tempo stesso le risorse della natura.
La rivoluzione dell’abitare, oggi
Possiamo dire di trovarci, quindi, in un’epoca in cui giorno dopo giorno si scrive un nuovo capitolo dell’era dell’abitare. Un futuro ampio di possibilità e di approcci diversi, in tutto il mondo e anche in Italia. L’innovazione tecnologica renderà possibili tanti stili di vita diversi e darà a ognuno di noi la libertà di scegliere come vivere e come concepire la propria dimensione domestica.
L’andamento dell’edilizia in Veneto: qualche numero
Guardando più nel dettaglio il nostro territorio, secondo uno studio di Intesa San Paolo il Veneto risulta essere la seconda Regione italiana, subito dopo la Lombardia (13%), con più suolo occupato da edifici produttivi e residenziali (12,4%). Ormai da una decina d’anni, invece, le concessioni edilizie venete hanno superato quelle lombarde, così come le concessioni di sviluppo di metri cubi per kmq (Veneto 8.000 m3/Kmq vs media Italia 4.600 m3/Kmq. Fonte: Intesa San Paolo).
Uno sguardo al futuro dell’edilizia Veneta
Il «Piano Casa» che dovrebbe rilanciare l’attività edilizia in Veneto prevede interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione di edifici residenziali e non solo, incentivando gli investimenti privati dei cittadini attraverso ingrandimenti o riqualificazioni delle abitazioni. Tuttavia, la scadenza prevista per il 31 dicembre 2018 è stata prorogata al 31 marzo 2019 per permettere di riqualificare il patrimonio immobiliare, la valorizzazione del paesaggio e la rinaturalizzazione territorio.
Tra l’altro, la manovra introdurrà crediti edilizi per il riordino urbano e la demolizione delle opere incongrue e degli elementi di degrado.
Un 2019 che si pone come una finestra sul futuro
Che cosa possiamo aspettarci, quindi, da questo 2019? Certamente, solo l’inizio di tanti, grandi cambiamenti che potremo guardare e toccare con mano forse solo tra qualche anno. In tutto ciò, l’innovazione tecnologica continuerà a giocare un ruolo fondamentale anche nella scelta dei materiali per le nuove costruzioni e per le ristrutturazioni: è finito il tempo dei lavori al risparmio, cittadini e normative chiederanno sempre più attenzione e qualità.
Se il 2019 si pone come una finestra aperta su un nuovo futuro di ampie prospettive, facciamo in modo che si tratti di un foro finestra coibentato come si deve, con davanzale in Peraluman e gocciolatoio integrato 😉
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Oltre il cappotto termico e la coibentazione della casa: sfruttare il foro finestra per isolare una casa dal freddo.
Non è mai troppo presto per prepararsi al prossimo inverno. In questo post abbiamo detto che, grazie al cappotto termico, possiamo isolare una casa dal freddo e risparmiare fino al 20% dei costi in bolletta. In realtà, un appartamento ben isolato può arrivare a ridurre le spese anche del 35-40%, ma nella maggior parte dei casi coibentare non basta.
L’efficienza energetica di una casa è un dato fondamentale per aumentarne il valore, oltre che per tutelare il benessere di chi vivrà all’interno dell’immobile una volta acquistato. La qualità delle opere murarie riveste quindi sicuramente un ruolo decisivo nell’isolamento termico che va di pari passo con quella della qualità degli infissi.
Il foro finestra come principale fonte di dispersione di calore
Nella maggior parte delle case, il 70% dell’energia impiegata per riscaldare gli ambienti si disperde proprio in corrispondenza del foro finestra. Le cause possono essere diverse, tra cui:
1. infissi vecchi o di scarsa qualità;
2. isolamento insufficiente all’interno della muratura;
3. posizionamento sbagliato del serramento all’interno della muratura.
La terza causa è forse la più frequente e la meno approfondita nel mondo dell’edilizia e tra gli addetti ai lavori. Succede quindi che, in una casa nuova o ristrutturata, coibentata e con cappotto termico, la dispersione del calore si faccia sentire semplicemente perché il serramento in opera è solo posato su una spalletta, perché il il controtelaio esterno non posa sull’isolante oppure perché non è stato creato un risvolto esterno o interno adeguato.
Portare a zero il valore PSI del ponte termico
Portare a zero il valore PSI del ponte termico nel foro finestra non è così difficile come si può pensare, basta prestare attenzione ai giusti dettagli nella fase di messa in opera degli infissi.
• In caso di parete monolitica: si può creare una spalletta nella muratura e isolarla con il coibentante. È importante ricordarsi di isolarla altrimenti, in quel punto, la dispersione termica sarà sempre molto alta;
• in caso di cappotto esterno: la posa del serramento può essere a metà spalletta, a filo con la muratura esterna oppure direttamente nell’isolante. Nel primo caso, va però creato un risvolto, nel secondo l’isolante deve invece sormontare la muratura, mentre nel terzo bisogna fare attenzione che lo spessore del coibentante sia sufficiente, almeno 12 cm.
• in caso di cappotto interno: valgono le stesse indicazioni relative al cappotto esterno, a patto che non ci si dimentichi mai di risvoltare con l’isolante.
• in caso di isolamento a intercapedine: la soluzione ideale, per abbattere il valore PSI del ponte termico sul foro finestra, è posizionare gli infissi il più possibile a contatto con l’isolante.
Vuoi saperne di più su come isolare la casa dal freddo? Contattaci!
Tutto quello che bisogna sapere per coibentare la casa correttamente e rendere davvero efficace l’isolamento termico di un ambiente domestico.
Si sente sempre più spesso parlare della coibentazione della casa come di una tecnica quasi «magica» per ottenere il massimo comfort e le condizioni ideali di vita all’interno di un’abitazione domestica. Cerchiamo di capire meglio di che cosa si tratta, quali sono realmente i benefici che comporta questa scelta e quali sono le caratteristiche deve avere una casa per rendere davvero efficace l’intervento.
Che cosa significa coibentare la casa
La coibentazione, in parole semplici, è una tecnica di isolamento che permette di:
1. eliminare la dispersione termica in un ambiente;
2. ridurre i consumi energetici della casa;
3. rispettare il Pianeta;
4. risparmiare nelle bollette;
5. vivere meglio.
In altri termini, possiamo dire che la tecnica della coibentazione di una casa ha l’obiettivo di mantenere uno spazio domestico il più possibile caldo d’inverno e fresco d’estate, apportando un netto miglioramento della qualità della vita di chi lo abita.
L’isolamento di una casa attraverso la tecnica della coibentazione termica permette inoltre di risparmiare fino al 70-80% in bolletta, insieme a tante altre accortezze che riducono gli sprechi energetici –> Scopri anche come abbassare le bollette a casa!
Coibentare la casa: perché?
Tutte le case possono essere isolate con interventi più o meno impegnativi, che siano case molto vecchie o nuove. In alcuni casi, gli interventi di isolamento termico sono talmente semplici da richiedere una sola giornata di lavoro. Ovviamente, ogni progetto richiede tecniche diverse:
• le case con intercapedine, con muri a cassetta o a cassa vuota, richiedono l’insufflaggio (cioè il riempimento) dei muri con prodotti isolanti;
• le case senza intercapedine richiedono invece l’installazione di un cappotto termico esterno o interno, quindi di pannelli isolanti attraverso tecniche di fissaggio e di rivestimento.
Entrambe le tecniche possono essere applicate sia in un solo appartamento che si trova all’interno di un complesso di abitazioni, sia su un intero condominio e anche su singole case.
Coibentazione efficace: una questione di isolamento degli infissi
Abbiamo detto che coibentare una casa significa renderla il più possibile «impermeabile» alle condizioni climatiche esterne. Va da sé che non può esserci un buon isolamento se gli infissi sono la prima causa di dispersione termica all’interno dell’ambiente.
Isolamento degli infissi e coibentazione della casa sono due interventi di pari importanza che aumentano esponenzialmente l’uno l’efficacia dell’altro. Per questo motivo, e per rendere ancora più efficaci gli interventi di isolamento termico delle abitazioni, in commercio esistono tantissimi sistemi di davanzali coibentati che, in pochi millimetri di spazio, chiudono perfettamente tutti i fori porta e finestra.
Le tecnologie di ultima generazione hanno permesso inoltre di creare davanzali dal design minimale, con gocciolatoio integrato, disponibili in tante finiture e dimensioni diverse, personalizzabili oppure con sistema imbotte per incorniciare l’intera finestra e ricoprire le vecchie soglie in pietra. Installazioni, queste, che grazie alla loro facilità di posa richiedono addirittura pochi minuti di lavoro. Pochi minuti, per un futuro sicuro a lungo.