Consigli utili per abbassare le bollette del riscaldamento e migliorare il risparmio energetico della casa.
Il risparmio energetico è un tema molto sentito, soprattutto negli ultimi anni e soprattutto in Italia, non solo tra i singoli privati, ma anche direttamente da costruttori, architetti e ingegneri. L’esaurimento delle risorse per produrre energia e il riscaldamento globale sono i motivi principali della sensibilizzazione sempre più insistente verso l’ottimizzazione delle risorse per limitare i consumi, in casa e non solo.
Ogni giorno, ognuno di noi consuma molta più energia di quanto potrebbe immaginare e a causa di comportamenti molto spesso sottovalutati: dall’abuso dell’illuminazione degli ambienti all’«abbandono» degli elettrodomestici in standby, dall’utilizzo esagerato dei termoconvettori per scaldare gli spazi all’uso smisurato dei condizionatori in estate, fino all’utilizzo troppo frequente di forno e fornelli a gas per cucinare.
Come capire quanto consuma la nostra casa?
Capire quanto consumiamo è molto semplice: basta procurarsi un dispositivo di monitoraggio dell’energia, uno strumento facilmente recuperabile anche online a prezzi accessibili a tutti, che permette di capire quanti kw consumiamo in casa durante il giorno.
E quanto disperdiamo?
Molto più difficile è, invece, capire quanto la nostra casa disperde energia nell’ambiente. Per individuare la causa delle perdite di calore è necessario eseguire una termografi a, ovvero un’operazione che consente di trovare spifferi, macchie di umidità, isolamenti insufficienti e via così.
5 consigli per abbassare le bollette del riscaldamento
Se una casa è molto fredda d’inverno e altrettanto calda d’estate, molto probabilmente richiederà ogni stagione investimenti impegnativi. In poche parole, chi vive in questo tipo di casa si trova periodicamente a dover pagare bollette decisamente consistenti. Ecco quali sono i primi 5 passi da fare per iniziare ad abbassare le bollette di casa:
1. valutare la qualità del sistema di riscaldamento: i vecchi sistemi di riscaldamento centralizzati, così come le vecchie caldaie ad accumulo, consumano molto di più rispetto alle moderne caldaie private. Ricordiamo che chi sceglie di sostituire i vecchi impianti può usufruire dell’ecobonus fino al 65% per interventi di risparmio energetico;
2. controllare lo stato dei termosifoni: i residui d’aria e di polvere possono influenzare il corretto funzionamento del sistema di riscaldamento domestico;
3. tenere sotto controllo la caldaia: basta un breve appuntamento ogni anno per garantire «buona salute» al proprio impianto di riscaldamento, oltre che per essere in regola con la Legge;
4. di notte, abbassare la temperatura di 1 grado: questa abitudine permette di ridurre i consumi legati alla produzione di calore in casa di circa il 6%;
5. valutare lo stato di porte e finestre e dei relativi isolamenti: molto spesso, soprattutto nelle case vecchiotte, lo spazio che si trova tra finestra, muro e davanzale non è correttamente isolato. A volte, addirittura, muro e finestra non sono esattamente delle stesse dimensioni e, per rimediare, si utilizzano strati di isolante che, a lungo andare, possono deteriorarsi facendo entrare spifferi e umidità.
Un sistema completo per tutto il foro finestra Per evitare i problemi relativi all’isolamento degli infissi, o per rimediare una volta riscontrati spifferi derivanti da porte e finestre, è possibile approfittare delle detrazioni fiscali del 55% previste dalla «Finanziaria» per investire su delle nuove ed efficienti installazioni complete per tutto il foro finestra, come ad esempio quelle previste dal sistema Alusill di Dainal.