Oltre il cappotto termico e la coibentazione della casa: sfruttare il foro finestra per isolare una casa dal freddo.
Non è mai troppo presto per prepararsi al prossimo inverno. In questo post abbiamo detto che, grazie al cappotto termico, possiamo isolare una casa dal freddo e risparmiare fino al 20% dei costi in bolletta. In realtà, un appartamento ben isolato può arrivare a ridurre le spese anche del 35-40%, ma nella maggior parte dei casi coibentare non basta.
L’efficienza energetica di una casa è un dato fondamentale per aumentarne il valore, oltre che per tutelare il benessere di chi vivrà all’interno dell’immobile una volta acquistato. La qualità delle opere murarie riveste quindi sicuramente un ruolo decisivo nell’isolamento termico che va di pari passo con quella della qualità degli infissi.
Il foro finestra come principale fonte di dispersione di calore
Nella maggior parte delle case, il 70% dell’energia impiegata per riscaldare gli ambienti si disperde proprio in corrispondenza del foro finestra. Le cause possono essere diverse, tra cui:
1. infissi vecchi o di scarsa qualità;
2. isolamento insufficiente all’interno della muratura;
3. posizionamento sbagliato del serramento all’interno della muratura.
La terza causa è forse la più frequente e la meno approfondita nel mondo dell’edilizia e tra gli addetti ai lavori. Succede quindi che, in una casa nuova o ristrutturata, coibentata e con cappotto termico, la dispersione del calore si faccia sentire semplicemente perché il serramento in opera è solo posato su una spalletta, perché il il controtelaio esterno non posa sull’isolante oppure perché non è stato creato un risvolto esterno o interno adeguato.
Portare a zero il valore PSI del ponte termico
Portare a zero il valore PSI del ponte termico nel foro finestra non è così difficile come si può pensare, basta prestare attenzione ai giusti dettagli nella fase di messa in opera degli infissi.
• In caso di parete monolitica: si può creare una spalletta nella muratura e isolarla con il coibentante. È importante ricordarsi di isolarla altrimenti, in quel punto, la dispersione termica sarà sempre molto alta;
• in caso di cappotto esterno: la posa del serramento può essere a metà spalletta, a filo con la muratura esterna oppure direttamente nell’isolante. Nel primo caso, va però creato un risvolto, nel secondo l’isolante deve invece sormontare la muratura, mentre nel terzo bisogna fare attenzione che lo spessore del coibentante sia sufficiente, almeno 12 cm.
• in caso di cappotto interno: valgono le stesse indicazioni relative al cappotto esterno, a patto che non ci si dimentichi mai di risvoltare con l’isolante.
• in caso di isolamento a intercapedine: la soluzione ideale, per abbattere il valore PSI del ponte termico sul foro finestra, è posizionare gli infissi il più possibile a contatto con l’isolante.
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Che cos’è, come si realizza e a che cosa serve il cappotto termico per isolare la casa. Ma soprattutto quanto contano gli infissi nell’efficacia dell’intervento.
La casa dei sogni esiste: è calda d’inverno e fresca d’estate, favorisce il ricircolo dell’aria, vive con poca energia e rispetta il Pianeta ed è piacevole da vivere in ogni stagione dell’anno. In altre parole, è una casa ben isolata dagli agenti esterni grazie a un cappotto termico e a degli infissi di qualità.
Che cos’è il cappotto termico
Il cappotto termico è un’operazione che permette di «ricoprire» le pareti e il soffitto di un edificio, o di un singolo appartamento, con materiali isolanti. Questo tipo di intervento fa sì che nei mesi freddi la casa non disperda calore e che nei mesi caldi non lo faccia entrare.
L’isolamento a cappotto può essere realizzato su qualsiasi abitazione, anche su edifici molto vecchi, ed è solo uno dei tanti metodi che permettono di abbassare notevolmente le bollette di casa –> Scopri come abbassare le bollette della casa!
Diverse tipologie: cappotto interno o esterno?
Il cappotto termico può essere di due diverse tipologie:
• cappotto esterno: prevede l’installazione di pannelli d’isolamento sulle murature esterne della casa. Viene scelto per isolare i nuovi edifici e le abitazioni in ristrutturazione.
• cappotto termico interno: prevede l’installazione dei pannelli d’isolamento nella parte interna delle pareti. Viene spesso adottato per isolare case già esistenti o singole unità situate all’interno di contesti numerosi, come ad esempio un appartamento che fa parte di un condominio. Di solito, è considerato una seconda scelta perché può rivelarsi leggermente meno efficace rispetto al cappotto esterno, inoltre comporta inevitabilmente la riduzione dello spazio abitativo interno.
I materiali del cappotto termico
Per realizzare un cappotto termico, interno o esterno che sia, si possono utilizzare materiali diversi:
1. materiali isolanti sintetici: possono essere il poliestere espanso o estruso, il poliuretano o il polietilene e sono tutti ovviamente prodotti chimici;
2. materiali isolanti vegetali: cellulosa, fibra di sughero o fibra di legno. Sono in assoluto i materiali termoisolanti vegetali più sostenibili;
3. materiali isolanti minerali: si tratta ad esempio della classica lana di vetro o di roccia. Hanno un’ottima efficacia e durano molto a lungo nel tempo.
Perché installare un cappotto termico a casa?
Scegliere di termoisolare la casa con un cappotto interno o esterno significa aumentare il benessere di chi la abita, migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, abbattere i costi delle bollette e rispettare il Pianeta riducendo gli sprechi.
Inoltre, gli interventi di installazione dei cappotti termici in casa rientrano nell’Ecobonus approvato anche per il 2018 e, quindi, le relative spese sono detraibili fino al 65%.
Quanto conta l’infisso giusto nell’isolamento termico della casa
A che cosa serve isolare le pareti di un edificio se poi gli infissi non sono altrettanto isolanti? Molto spesso, quando si avvia un progetto di termoisolazione della propria casa ci si dimentica di pensare ai dettagli più semplici, ma fondamentali, come ad esempio la scelta di nuovi infissi per evitare la dispersione del calore da porte e finestre.
Sembra banale, eppure non lo è: nelle case con cappotto termico è fondamentale abbinare davanzali coibentati e adeguati. Questo tipo di davanzale può essere applicato sopra a quello vecchio e permette di eliminare completamente i ponti termici.
Le soluzioni ideali sono:
• i davanzali con gocciolatoio integrato e con contorno rialzato;
• il sistema imbotte con gocciolatoio che ricopre tutto il foro finestra e anche le vecchie soglie in pietra.
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Tutto quello che bisogna sapere per coibentare la casa correttamente e rendere davvero efficace l’isolamento termico di un ambiente domestico.
Si sente sempre più spesso parlare della coibentazione della casa come di una tecnica quasi «magica» per ottenere il massimo comfort e le condizioni ideali di vita all’interno di un’abitazione domestica. Cerchiamo di capire meglio di che cosa si tratta, quali sono realmente i benefici che comporta questa scelta e quali sono le caratteristiche deve avere una casa per rendere davvero efficace l’intervento.
Che cosa significa coibentare la casa
La coibentazione, in parole semplici, è una tecnica di isolamento che permette di:
1. eliminare la dispersione termica in un ambiente;
2. ridurre i consumi energetici della casa;
3. rispettare il Pianeta;
4. risparmiare nelle bollette;
5. vivere meglio.
In altri termini, possiamo dire che la tecnica della coibentazione di una casa ha l’obiettivo di mantenere uno spazio domestico il più possibile caldo d’inverno e fresco d’estate, apportando un netto miglioramento della qualità della vita di chi lo abita.
L’isolamento di una casa attraverso la tecnica della coibentazione termica permette inoltre di risparmiare fino al 70-80% in bolletta, insieme a tante altre accortezze che riducono gli sprechi energetici –> Scopri anche come abbassare le bollette a casa!
Coibentare la casa: perché?
Tutte le case possono essere isolate con interventi più o meno impegnativi, che siano case molto vecchie o nuove. In alcuni casi, gli interventi di isolamento termico sono talmente semplici da richiedere una sola giornata di lavoro. Ovviamente, ogni progetto richiede tecniche diverse:
• le case con intercapedine, con muri a cassetta o a cassa vuota, richiedono l’insufflaggio (cioè il riempimento) dei muri con prodotti isolanti;
• le case senza intercapedine richiedono invece l’installazione di un cappotto termico esterno o interno, quindi di pannelli isolanti attraverso tecniche di fissaggio e di rivestimento.
Entrambe le tecniche possono essere applicate sia in un solo appartamento che si trova all’interno di un complesso di abitazioni, sia su un intero condominio e anche su singole case.
Coibentazione efficace: una questione di isolamento degli infissi
Abbiamo detto che coibentare una casa significa renderla il più possibile «impermeabile» alle condizioni climatiche esterne. Va da sé che non può esserci un buon isolamento se gli infissi sono la prima causa di dispersione termica all’interno dell’ambiente.
Isolamento degli infissi e coibentazione della casa sono due interventi di pari importanza che aumentano esponenzialmente l’uno l’efficacia dell’altro. Per questo motivo, e per rendere ancora più efficaci gli interventi di isolamento termico delle abitazioni, in commercio esistono tantissimi sistemi di davanzali coibentati che, in pochi millimetri di spazio, chiudono perfettamente tutti i fori porta e finestra.
Le tecnologie di ultima generazione hanno permesso inoltre di creare davanzali dal design minimale, con gocciolatoio integrato, disponibili in tante finiture e dimensioni diverse, personalizzabili oppure con sistema imbotte per incorniciare l’intera finestra e ricoprire le vecchie soglie in pietra. Installazioni, queste, che grazie alla loro facilità di posa richiedono addirittura pochi minuti di lavoro. Pochi minuti, per un futuro sicuro a lungo.